In molte realtà condominiali, soprattutto nei piccoli edifici, capita che l’amministratore sia un condòmino eletto dall’assemblea, che non esercita l’attività in modo professionale e non ha partita IVA. Ma è possibile? E con quali limiti?
Vediamo cosa prevede la normativa.
Chi è l’amministratore non professionista?
L’art. 1129 del Codice Civile consente che l’amministratore sia scelto anche tra i condòmini, senza l’obbligo di esercitare la professione in via esclusiva. In questo caso si parla di amministratore “interno” o occasionale, che:
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non gestisce altri condomìni,
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non percepisce un compenso significativo,
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non esercita l’attività in modo abituale e continuativo.
Quando serve la partita IVA?
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate (risoluzione 180/E del 1995 e successive interpretazioni), non è obbligatoria l’apertura della partita IVA se:
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l’incarico è saltuario o privo di abitualità;
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il compenso annuo non configura un’attività d’impresa o professionale;
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non c’è un’organizzazione autonoma (dipendenti, studio, promozione dell’attività).
Tuttavia, se il condòmino amministra più condomìni o riceve compensi significativi e continuativi, allora l’attività può essere considerata professionale, con obbligo di apertura della partita IVA.
Quali adempimenti fiscali restano?
Anche senza partita IVA, l’amministratore condòmino ha comunque obblighi precisi:
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Richiedere il codice fiscale del condominio (se non ancora presente);
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Emettere una ricevuta per il compenso, soggetta a ritenuta d’acconto del 20%;
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Predisporre la Certificazione Unica (CU) per fornitori e lavoratori;
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Presentare il modello 770 per le ritenute effettuate;
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Conservare i documenti contabili e fiscali del condominio.
È una soluzione sicura?
Affidare la gestione a un condòmino può essere vantaggioso per piccoli edifici, ma comporta rischi organizzativi e responsabilità personali. Inoltre, un amministratore non professionista non è soggetto agli obblighi di aggiornamento formativo previsti dalla riforma condominiale (Legge 220/2012).
Per questo A.L.A.C. consiglia sempre la formazione anche per chi amministra il proprio condominio, offrendo corsi rapidi gratuiti e supporto legale e fiscale personalizzato.
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